Non è vero, ma ci credo…

Non E' Vero Ma Ci Credo

Il progresso scientifico ci ha mostrato che l’uomo può davvero arrivare ovunque e la tecnologia ha aperto scenari fino a qualche anno impensabili, eppure…Eppure c’è chi ancora (e sono in tanti) non ama particolarmente che la sua strada sia attraversata da un gatto nero ed evita di passare sotto una scala! E, di superstizioni legate al matrimonio ne esistono davvero tante, molte delle quali rigorosamente e universalmente “assecondate”. La prima, quella per eccellenza, riguarda il vestito della sposa: inizialmente a non doverlo vedere prima delle nozze era soltanto lo sposo; poi il padre e infine praticamente tutti, tranne le parenti più strette della sposa. Nell’abbigliamento maschile, lo sposo deve stare attento al nodo della cravatta: se storto porterà nella futura casa tristezza e infedeltà. All’uscita della chiesa poi, il lancio del riso è obbligatorio: consentita l’aggiunta di coriandoli e petali di rosa, ma il “fecondo” cereale non deve assolutamente mancare se la coppia desidera avere dei figli. Altra tradizione, che però una tendenza statunitense sta pian piano scalzando riguarda le perle: da sempre si dice che esse rappresentino lacrime. In realtà, complici alcune attrici d’oltreoceano che ne hanno riscoperto la bellezza nonché la versalità nell’indossarle, hanno fatto sì che questa diceria passasse in secondo piano e oggi è possibile vedere giovani donne con il classico filo di perle al collo avvicinarsi all’altare. Sempre dall’America poi arriva l’usanza di qualcosa di vecchio, qualcosa di nuovo, qualcosa di prestato e qualcosa di blu: qui in Italia, però, non sembra essere molto seguita. Ed ora veniamo ai giorni; quello della settimana, considerato il peggiore per celebrare il matrimonio, è il martedì poiché si dice che sia il giorno di Marte, dio della guerra e quindi portare di scontri e polemiche; così come il numero 13, ovvero quello corrispondente all’arcano della Morte. Per quanto riguarda i mesi, gennaio è da escludere perché pare che sia portatore di disagi economici. Ma, da evitare assolutamente è il mese di maggio, anche se climaticamente corrisponde ad un bel periodo: tradizione vuole che tra il 30 aprile e il 1 maggio ci fosse la terribile “Notte di Valpurga” durante la quale si svolgeva una terrificante battaglia tra le forze delle tenebre e quelle della luce: maghi, streghe e spiriti maligni sfogavano tutto il loro potere malefico, i cui effetti permanevano nell’aria per giorni e giorni. E a risentirne era soprattutto la fertilità dei giovani sposi… Ma, qualora si decidesse di convolare a nozze proprio nel mese di maggio, allora basterà chiederà ad amici e parenti di suonare il clacson e produrre tutto il rumore del quale sono capaci mentre accompagnano con le proprie automobili gli sposi dalla chiesa al ristorante; tradizione medioevale (al posto dei clacson ovviamente cucchiai e pentole di metallo) utile a spaventare e mettere in fuga anche gli spiriti più agguerriti…