Robert Capa

Robert Capa

Robert Capa nacque a Budapest nel 1913 in una benestante famiglia ebrea. Sua madre era una stilista di moda, suo padre un filosofo. Comincia a frequentare circoli culturali con il soprannome di Bandi. Durante i suoi giri per la città, da adolescente, conobbe Eva Besnyo una ragazza amante della fotografia che lo motivarono ai suoi primi contatti con quest’arte. Altro buon amico fu Lajos Kassak, personaggio dalle tendenze socialiste che gli mostrò come la fotografia potesse fungere anche da strumento di comunicazione sociale. A 18 anni lasciò l’Ungheria, allora sotto un governo fascista. Giunse quindi a Parigi dove conobbe David Seymour che gli propose un lavoro presso la rivista Regards per documentare le rivolte sociali dell’epoca. Tra il 32 e il 36, per sfuggire alle persecuzioni naziste e insieme alla sua compagna, anch’ella fotografa, Gerda Taro, presero il nome statunitense di Robert Capa. Questa ambiguità causerà loro problemi in seguito laddove si cercherà di stabilire l’effettiva paternità di alcuni lavori. Nel ’36 con Gerda si trasferì in Spagna per seguire gli avvenimenti legati alla guerra civile presenziando ai più importanti fronti di battaglia. Durante la ritirata dell’esercito repubblicano, Gerda morì in un incidente stradale; Capa intanto riprendeva i momenti salienti dell’invasione giapponese in Cina. Durante la seconda guerra mondiale si trovò in Italia, a Londra e in Nord Africa; ma soprattutto è ricordato per la sua partecipazione al cosiddetto D-Day, ovvero allo sbarco in Normandia. Nel 1947 fondò con Henri Cartier-Bresson, Rodger, Vandiver e David Seymour l’agenzia Magnum. Nel 1954, trovandosi in Giappone in visita ad alcuni amici, fu convocato dalla rivista Life per sostituire l’inviato in Indocina, durante la prima guerra. Il 25 maggio, insieme ad un gruppo di soldati francesi, mentre attraversava una fitta zona boscosa, poggiò inavvertitamente il piede su una mina e morì. Robert Capa è stato così il primo corrispondente americano a morire in quella guerra mettendo fine così ad una carriera promettente.