L’abito da sposa, atto secondo…

Abito Sposa Atto SecondoAbito Sposa Atto Secondo

Molte donne subito dopo il matrimonio si chiedono cosa ne faranno del proprio abito. È ovvio infatti che non lo utilizzeranno mai più! La prima cosa da fare, qualsiasi sia la decisione che si prenderà, è quella di portarlo in una lavanderia specializzata per farlo lavare. Molti abiti hanno pizzi, ricami, decori per i quali l’attenzione deve essere davvero tanta, perché il rischio che dopo il lavaggio l’abito si danneggi è molto alto. Prima di portarlo in lavanderia, è bene controllarlo e sottoporlo agli addetti del negozio indicando loro tutte le varie, eventuali, macchie. Dunque, una volta pulito e rinfrescato, le destinazioni dell’abito possono essere diverse. Lo si può, ad esempio, fittare: esistono ditte specializzate proprio in questo tipo di attività. È naturale che meno il vestito sarà danneggiato più facile sarà fittarlo; inoltre è da prevedere che la sposa che lo indosserà possa apportarvi delle modifiche, e così sarà restituito alla legittima proprietaria. Per le ragazze meno romantiche o semplicemente per coloro che necessitano di rimpiguare un po’ il proprio gruzzolo l’opzione è quella della vendita. Anche in questo caso, le aziende che si occupano della vendita di abiti da sposa usati, sono tante. E ne esistono anche in versione “virtuale”: in Internet le novelle spose che cercano di vendere il proprio vestito sono davvero tante. Oppure si può fare quello che fa la maggior parte delle donne e cioè conservarlo. E per farlo nel migliore dei modi è bene che il luogo dove si decide di riporlo non sia umido e che se lo si mette in una scatola, questa non la si ponga poi sotto qualche altro peso: la forze della pressione deformerà il contenitore e l’abito ne uscirà danneggiato. Tenerlo da parte però non vuol dire che esso non servirà più. Potrà essere, ad esempio, l’abito da sposa di una parente che non potrà permettersi una spesa del genere; oppure, come in un film, sarà proprio il vestito che la prima figlia indosserà il giorno del suo matrimonio. Inoltre da un abito molto elaborato, possono “riciclarsi” ad esempio degli inserti come nastrini, pizzi, perline o altro: questi ultimi potranno arricchire un altro abito che si indosserà in qualche occasione speciale come per il primo anniversario di nozze o il battesimo del primogenito. E se quest’ultimo dovesse essere una bimba, allora gli ornamenti prima descritti andranno benissimo se applicati sul vestitino per la cerimonia o, perché no, tra i capelli.